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Bressanone

Estratto dalla lettera scritta dal Generale Renato Pagano(Comandante della Cp.Genio Pionieri Tridentina dal 1965 al 1968) in occasione di un ritrovo dei Genieri della Vodice al rifugio Fanes in Val Badia - 11 giugno 2006

L'immobile militare denominato caserma VODICE fu realizzato negli anni 1936 - 37 nel quadro del programma infrastrutturale per sostenere la politica di difesa del confine del Brennero voluta da Mussolini per contrastare l'eventuale invasione delle truppe germaniche di Hitler allorquando questi invase l'Austria che poi annettè al terzo Reich. A Bressanone in quel periodo furono contemporaneamente realizzate:
-         la palazzina sede prima del Comando Divisione Brennero,poi del Comando Divisione Pusteria ed infine del Comando B. Alp. TRIDENTINA;
-         La caserma Schenoni, sede della Guardia Alla Frontiera (GaF) poi del Quartier Generale della TRIDENTINA;
-         la caserma Verdone di Varna;
-         la palazzina nella parte nord del più vasto complesso militare che era la caserma Bortolotti sede del Rgt. Organico alla Div. Brennero ed erede del reparto che aveva conquistato nel 1917 la vetta dell'altipiano della Bainsizza. In onore di tale eroico episodio alla palazzina fu dato il nome della vetta conquistata: VODICE.

Prima della 1^ Guerra Mondiale alcune caserme dell'Impero Austro-Ungarico venivano costruite dai comuni che ospitavano i reparti. Tra queste la Caserma Bortolotti che dopo la 2^ Guerra Mondiale, venne restituita al comune di Bressanone che ne era il propietario leggittimo.
Questi la trasformò in complesso scolastico ad eccezione di alcuni padiglioni che furono assegnati alle famiglie di operai sia della Difesa che di altri Enti statali.
La caserma VODICE, di propietà del demanio militare rimase senza alcun occupante fino al 1956, quando vi furono acquartierate la Compagnia Genio Pionieri della TRIDENTINA (che fin ad allora aveva la propria sede alla caserma verdone di Varna) e la 92^ Cp.alp.del Btg. Bolzano che proveniva da Vipiteno e che aveva trovato posto nella caserma D'Angelo (poi caserma Reatto) fino ad allora sede del2° Rgt. a. mon. spostato a Bolzano nella caserma Hubner.

Nel 1966 la 92^ Cp. del Btg. Bolzano lasciò la VODICE a completa disposizione della Pionieri. Finalmente si potè dare inizio ad opere di ristrutturazione e migloramento che la portarono ad essere considerata la migliore caserma della Brigata e non solo!...

Furono rifatti tutti i servizi igienici precedentemente in graniglia di cemento, malsani e maleodoranti. Fu definitivamente eliminata l'umiliante peregrinazione da una caserma all'altra per consentire ai poveri pionieri, grandi e generosi lavoratori, di farsi almeno una doccia settimanale. Si mise mano ai locali comuni come cucine, refrettorio, spaccio truppa, officina, mensa e circolo unificato per Ufficiali e Sottufficiali (anticipando i tempi). Si diede un più decoroso e rappresentativo ingresso alla caserma: esso inizialmente avveniva da Via Pentolai, poi dal cancello vicino all'officina ed infine da Via Dante,dopo una permuta fatta con un confinante negli anni '70.

A seguito di un concorso tra pionieri fu assegnato il motto INSISTI...RESISTI...che divenne la bandiera sotto cui generazioni di ragazzi hanno profuso il loro impegno. Il motto fu trascritto sulla facciata della caserma rinata a nuova vita. E' di quel periodo la realizzazione del basamento del palo della bandiera, eseguito con le pietre provenuienti dal ponte della Marogna, torrente che si trova nella valle che dalla val di Landro (Carbonin) porta al lago di Misurina, luogo ove la compagnia aveva operato per molti anni. Ai due lati del blocco furono posti dei bassorilievi eseguiti dal Serg. Toni Bassato, di qui peraltro si sono perse le tracce. Sul lato frontale venne trascritta una frase che si trova all'ingresso del palazzo Ducale di Modena, sede dell'Accademia Militare, che in quel momento mi sembrò incarnasse lo spirito del reparto:"Divorare le lacrime in silenzio donare sangue e vita questa è la nostra legge in questa legge è Dio"

Verso la fine degli anni '80 la compagnia fu inquadrata nel reparto supporti logistici della TRIDENTINA e perse definitivamente la sua peculiarità di completa autonomia amministrativa e gestionale, che l'aveva distinta e resa celebre tra i reparti della Brigata. Per colmo di ironia il reparto stesso lasciò la caserma VODICE e fu sistemato nuovamente nella caserma Verdone che aveva lasciato nel 1956.
A questo punto la caserma sembrava destinata al completo abbandono ed a seguire la sorte di molti immobili militari che mostrano le proprie occhiaie vuote e tristi in un lugubre abbandono, in attesa di essere poste in vendita, demolite e dimenticate.
A questa sorte la caserma è scampata grazie all'intervento del sottoscritto che, al momento di impostare una sostanziosa operazione di permuta con la provincia di Bolzano, in qualità di contraente del contratto e contemporaneamente di Direttore della 4^ Direzione del Genio Militare, designò l'area di sedime della caserma come zona per la realizzazione di 36 appartamenti per personale militare della TRIDENTINA.
Per quanto sopra mi piace pensare (ed invito tutti coloro che mi leggono a farlo) che la VODICE non è stata demolita od abbattuta ma è rinata a nuova vita: i fiumi di vitalità di giovani vigorosi e forti che si sono succeduti nelle camerate hanno generato tre bellissime palazzine (ognuna di dodici alloggi) che degnamente danno asilo a famiglie di Ufficiali, Sottufficiali, e Volontari proffessionisti.



 
vodice



Cartolina di Bressanone del 1937
in primo piano l'edificio che poi avrebbe ospitato la compagnia Pionieri

bassorilievoceppo2
Decorazioni sul cippo della bandiera


foto vodice
Foto del 1968


la "Vodice" oggi




Come si presenta adesso il cippo e il pennone della bandiera

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